Proseguendo verso sud e costeggiando le passeggiate Lungo Isarco, nel quartiere di Europa-Novacella, tra innumerevole spiaggette naturali e curatissimi spazi verdi, si arriva fino al Parco delle Semirurali, nel quartiere di Don Bosco, costruito intorno ai i preziosi resti archeologici medievali di Santa Maria in Augia, e che ospita l’anfiteatro dove ogni anno (tolta la parentesi dettata dal Covid-19) si apre la stagione del Bolzano Festival Bozen, l’evento musicale clou dell’estate bolzanina. L’ultima casetta-museo che racconta la storia di questo vecchio quartiere operaio, il “Rione Dux”, nato negli anni Trenta per accogliere la forte immigrazione italiana favorita dal regime fascista, si trova a pochi metri dal parco, in via Bari 11. Oggi, il vecchio quartiere composto da 327 spartane casette a due piani con orticello annesso non esiste più, ma lo spirito di solidarietà e di condivisione e che regnava è sopravvissuto, come ricorda il grande murale di Oscar “Odd” Diodoro, raffigurante una caffettiera e due tazzine, su una facciata di un palazzo nella vicina Via Parma.
Gli amanti dell’architettura non potranno a questo punto rinunciare ad una visita a Casanova, il nuovo rione di espansione verso sud del quartiere di Don Bosco che, racchiuso fra i vigneti e sotto lo sguardo attento di Castel Firmiano, accoglie 3500 abitanti in 941 alloggi, ed è un esempio a livello nazionale di architettura ecologica destinata all’edilizia sociale, agevolata e privata residenziale.