Le due passeggiate s'innalzano di un centinaio di metri sulla città con un percorso dapprima in lieve salita, addolcita da una serie di serpentine, e poi quasi pianeggiante, offrendo una magnifica vista sulla città e sui monti che la circondano.
La passeggiata di Sant'Osvaldo collega Sant'Antonio con Santa Maddalena, la caratteristica collina sulla quale si coltivano le uve dalle quali si produce l'omonimo vino autoctono. Sullo sfondo si scorge il massiccio dolomitico del Rosengarten, immagine iconografica della città.
La passeggiata del Guncina, dedicata al suo fondatore - l'arciduca Enrico d'Asburgo - si snoda invece sulle pendici che dal quartiere Gries (fino al 1925 Comune a sé stante e nota località di cura e di soggiorno dell'impero asburgico) portano a San Genesio. Il percorso, che si distende tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d'India, cipressi e cedri, permette di raggiungere Castel Guncina. Ogni pianta che s'incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico. La passeggiata è in lieve pendenza e per questo, lungo il tragitto, sono state poste numerose panchine sulle quali poter riposare, godendo di un suggestivo panorama sulla città e sui gruppi dolomitici che si innalzano a est. Una volta raggiunto Castel Guncina, per tornare in città si può imboccare la camminata del rio Fago, che giunge sul Lungo Talvera e quindi nel centro di Bolzano.
La Giardineria Comunale della Città di Bolzano e l'Azienda di Soggiorno invitano a un'attenta osservazione della flora mediterranea che, eccezionalmente a queste latitudini, ha trovato condizioni ambientali particolarmente favorevoli.
Opuscolo scaricabile della Passeggiata del Guncina